una poesia

Ogni cosa nasce da un'idea, tutte le invenzioni hanno seguito questo corso, ma la poesia, invece, prende vita dal cuore e poi si nutre di idee.

lunedì 20 febbraio 2017

Ama

Immagina il buio,
non quello di casa tua,
quello che rapisce di notte
nemico.
Immagina la pioggia, cadente,
violenta, lama aguzza sul collo.
Immagina il freddo, che non conosci,
blocca le membra, taglia il respiro.
Immagina il silenzio, della paura figlio,
in mezzo al niente.
Immagina le grida, i lamenti,
gli strazi, i pianti, le urla
assordanti di quelli che chiamavi bambini.
Immagina la fame che divora, la sete che brucia.
Lunghe ore in piedi, non muoverti, tu che eri uomo.
Specchiati in una pozza, tu che curavi la tua chioma fluente,
e vedi se ancora riconosci te stessa.
Dimentica il modo in cui ti chiamavano i tuoi,
la voce della mamma che cercava un abbraccio.
Saluta il passato,
e l’oggi
e il domani.
Immagina il tempo che non scorre e che vola.
La schiena piegata che invoca pietà,
il calcio sferrato ancora sangue porterà
ma non per molto: fra poco te ne andrai da questa vita.
Immagina il pianto che vorresti
ma di non aver la forza
perché la tua lacrima scenda.
Non aria, paura respiri.
Di questa ti nutri, per questa vivi.
Non contare i secondi, ma gli attimi, e spera che
bastino a tenerti in vita.
M’impongo di immaginare
ma non ce la faccio.
Mi chiedo perché, e maledico
l’uomo
che il fratello devasta e chiedo che fare
Mi risponde una sola parola:

“Ama”