Canta il
soldato un canto di gloria,
scende sul
campo, odore di sangue nelle narici,
schierato
con gli altri ascolta il superiore,
marionetta
omicida nelle sue mani.
Canta il
soldato sempre più forte,
risuona il
corno nella radura,
trombe e
bandiere caricano l’animo,
urla di
guerra fra la fanteria.
Canta il
sodato, arco nella mano,
invoca
preghiere,
che la sua
freccia trafigga il nemico, non gli lasci scampo alcuno,
soffocato si
getti ai suoi piedi.
Canta il
soldato, treman le sudate mani,
troppi
fucili hanno portato;
fianco che
non conosce che pugnale,
occhi che il
sangue.
Canta il
soldato, vede il nemico,
o è vita o è
morte,
non sta a
lui decidere.
Si getta
nella mischia, lunga lama lo assale,
cade con gli
altri,
si confonde
nell'immensità della piana,
come fiocco
di neve che si uniforma e si scioglie.
Francesco Moncini

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