Sole
levante, tutti i giorni impietrito
nella tua
splendenza miri gli uomini soli,
li osservi
senza dir parola dall’alto dei tuoi candidi raggi di fuoco.
Là te ne
stai, dove non si può venire a prenderti:
compi un
ciclo nella tua vita infinita,
ma lì
rimani, sempre lì.
Ti guardo,
ti contemplo, ti chiedo un consiglio dal cuore.
Non puoi far
nulla per noi,
povere
creature peccatrici,
schiavi tuoi
e della tua luce salvatrice;
anche se so
che mi aiuti da lassù:
mi illumini
la strada da seguire, il tuo animo mi consola e
la sera non
ti voglio lasciar andar via,
anche se so
che domani ci sarai,
per dirmi di
nuovo “buongiorno” dal profondo della tua mutezza,
quando ti farà posto la luna.
Francesco Moncini

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